Venerdì, i dati ufficiali hanno mostrato che l'inflazione in Giappone, escludendo cibo e carburante, è aumentata del 3% a novembre. Questo dato rimane al di sopra del tasso obiettivo della banca centrale del 2%.
Ma Shoki Omori, capo stratega di Mizuho a Tokyo, ha dichiarato alla BBC che l'aumento dei tassi di interesse contribuirà poco ad alleviare l'inflazione, poiché è già stata scontata dai mercati valutari e lo yen rimane relativamente debole.
La maggior parte degli economisti prevede che la BoJ aumenterà nuovamente il suo tasso di interesse di riferimento l'anno prossimo, portandolo all'1%.
Segna un cambiamento radicale nell'approccio dei policy maker giapponesi ai tassi di interesse.
"Quello a cui stiamo assistendo è un cambiamento storico dopo quasi tre decenni di bassi tassi di interesse in Giappone", ha affermato Julia Lee di Pacific FTSE Russell, parte del London Stock Exchange Group.
Ma la posizione di Takaichi sulla politica monetaria potrebbe rendere più difficile per la banca un ulteriore aumento, ha affermato Shigeto Nagai, responsabile dell'economia giapponese presso Oxford Economics.
"La BoJ avrà bisogno di tempo, probabilmente circa sei mesi, per monitorare l'impatto dell'aumento dei tassi sull'economia reale prima di prendere la sua decisione definitiva", ha affermato.
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